Medicine naturali  

Virtù delle piante medicinali

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MEDICINA TIBETANA 

CONTRO IL CANCRO

Si ritiene che l’aglio sia una pianta originaria dell’Asia Centrale, attualmente sono in commercio oltre trenta varietà, è la più conosciuta e usata fra le piante gastronomiche e curative, tutti i medici e i naturalisti dell’antichità citano questa pianta per i suoi poteri curativi, è molto apprezzata dai paesi che si affacciano nel Mediterraneo, poco gradito dai Dei Romani e Greci a tal punto che a causa dell’alito,

 chi aveva mangiato questa pianta non doveva entrare nei templi,

due secoli fa veniva piantata con doppia finalità: curativa e ornamentale.

Questa ricetta è stata trovata in un Monastero Tibetano era incisa in una lastra di coccio

 con scrittura geroglifica, è stata tradotta in molte lingue e diffusa in tutto il mondo

per l’efficacia ottenuta da chi la ha utilizzata precedentemente. 

 

PREPARAZIONE

Pulire e tagliare a piccoli pezzi 350 grammi di aglio, versarlo in contenitore di porcellana pestare con un batacchio di legno fino a che si riduce ad una pasta, 200 grammi di alcol a 95 gradi.

Versare tutto in un vaso di vetro e lasciare a macero preferibilmente al fresco lontano e al riparo da fonti di calore (UNA CANTINA)  all’11° giorno, colare e aspettare 2 giorni prima di usarlo.

 

UTILIZZO

Versare in 50 grammi di latte.

 bere tre volte al giorno prima dei pasti principali. 

 
 

     ( GIORNO) (COLAZIONE) (PRANZO) (CENA)

        inizio          n° gocce       n° gocce    n° gocce

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        (__5__)          (__12__)          (__14__)        (__15__)

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        (__8__)           (__9__)            (__8__)           (__7__)

        (__9__)           (__6__)            (__5__)           (__4__)

       (__10__)          (__3__)            (__2__)           (__1__)

       (__11__)        (__15__)          (__25__)         (__25__)

       (__12__)         (__25__)          (__25__)        (__25__)

 

 

 Continuare con 25 gocce sino al consumo totale

 SOSTANZE CONTENUTE

Vitamina A, B1, B2, PP, C, sali minerali, oligoelementari,  enzimi, ormoni sessuali, essenza solforata, allucina.

 

RISULTATI TERAPEUTICI

Rinnova tutto l’organismo in tutte le sue funzioni migliorando il metabolismo,

purifica dai calcoli depositati, pulisce dai grassi favorendo il ripristino del peso naturale, rende i vasi sanguigni più elastici, scioglie i pigmenti del sangue e i trombi di tutto il corpo, previene e guarisce l’infarto del miocardio e la stenocardia, la tubercolosi, polmonite e la sinusite cronica, asma, enfisema, bronchite, pertosse, l’ischemia, gotta, gastrite e ulcere dello stomaco, tumori, interni ed esterni,  l’impotenza, il mal di testa, l’ipertensione, l’artereosclerosi, diarrea, vermifugo.

 

USO ESTERNO

Anticamente veniva usato per prevenire le infezioni alle ferite

e per calmare il dolore causato dalle punture di insetti come ad esempio api, ragni.

 

RACCOMANDAZIONI

Nell’uso esterno limitare il tempo di contato.

Prima di ripetere la terapia aspettare almeno 5 anni.

Utilizzare aglio sano bello e fresco o in ottimo stato di conservazione. 

 

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La malva

   Anticamente era chiamata erba santa. È una pianta con una lunga   

   storia, Carlo Magno la fece coltivare nei suoi giardini imperiali;

   Cicerone ne mangiava tantissima a scopo preventivo, sicuro dei suoi

   poteri curativi; Plinio consigliava una tisana alla Malva ogni giorno

   per allontanare tutti i malesseri quotidiani. Pitagora diceva:

  .seminala ma non mangiarla è troppo preziosa riservala per quando ne

   avrai seriamente bisogno..".

   Cresce in tutta l’Italia fino ai 1500 metri di altitudine. Le varietà più  

   conosciute sono una decina, in Sardegna si può trovare da novembre

   a giugno; è una pianta stagionale, cresce nei campi incolti, lungo le strade, nei prati, nelle siepi. Con fusto sdraiato o eretto supera i due metri di altezza. Le foglie sono lobate, i fiori color lilla e rosa. Il frutto è di forma rotonda composta da semi posti uno di fianco all’altro, come un mandarino sbucciato. Dei petali lo avvolgono tenendo i semi nascosti, scoprendo la parte superiore in sincronia con la maturazione.
Un’ottima erba per alimentare il bestiame, preventiva per le malattie,

può essere somministrata fresca o secca, da un buon gusto alla carne

degli animali da macello, in particolare ai conigli e alle galline per

deporre uova salutari.
Sostanze contenute: mucillagine, polisaccaridi, carotene, flavonoidi, potassio, glucoside antocianico, tannino, acido galatturonico,

metilpentosi, esosi di cellulosa, malvinici, complessi vitaminici B1, B2, C.
Azione terapeutica
Emolliente, calmante, lassativo, rinforza i capillari,
Parti utilizzate: Fiori, foglie, radici.
Indicata per: bruciori di stomaco, tosse, bronchite, faringite, asma, ascesso, emorroidi, foruncoli, infiammazioni agli occhi e alla bocca, nervosismo, obesità.
Ideale nei decotti, la mucillagine in essa contenuta ha un alto contenuto viscoso, per l’uso interno è

una sostanza che svolge un’azione antinfiammatoria agisce sulle mucose formando uno strato

protettivo contro le irritazioni di qualsiasi natura.
Induce alla socializzazione sentimentale favorendo l’apertura dei chackra. Viene usata molto nella cosmetica.
Preparazione:
Foglie e fiori, uso interno, infusi e decotto per ingestione o per inalazione.
Foglie e fiori uso esterno, decotto per impacchi con panno, cottone o immersione.
Radici uso esterno, foruncoli
Radici uso intero, analgesico, rinforza gengive e denti, pulisce e sbianca.

Conservazione
Raccogliere quando la pianta è rigogliosa, asciutta, fiorita, preferibilmente a mezza mattinata.
La conservazione e facile, è sufficiente tagliare la pianta all’estremità inferiore, appenderla in un posto ben areato, oppure metterle su una rete o su un piano pulito sempre al sole e al riparo, ritirare la sera e fare attenzione all’aria umida, che potrebbe essere causa di muffa, rovinandola.

Dopo l’essiccazione tagliare in pezzi o togliere il fusto lasciando, foglie fiori e frutto, conservare in una busta o in un barattolo di vetro di carta all’asciutto e al riparo dalla luce, in questo modo dura tantissimo nel tempo, anche più di un anno.

Raccomandazioni

Verificare l’eventualità non siate allergici alla malva.

Non raccogliere piante vecchie, malate, bagnate o vicino a strade trafficate da auto.

 

IL LENTISCHIO

E’ UNA PIANTA MEDICINALE DELLA SARDEGNA

diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo

 

Il Lentischio, Pistacia lentiscus apartiene alla famiglia delle Anacardiaceae,

è un sempreverde dal portamento cespuglioso, può arrivare a 5 e oltre metri di altezza,

le foglie e i frutti emanano un intenso profumo resinoso e aromatico.

è considerata una specie miglioratrice nel terreno.

 

Anticamente veniva usato come deodorante

 grazie al tannino con la sua azione astringente riduce la sudorazione

il decotto veniva usato per mani e piedi e nel bagno.

Il decotto di lentischio e mirto è indicato per le allergie della pelle come orticaria.

Legno

Molto apprezzato per arrostire le carni, per lavori di intarsio, per produrre carbone.

Foglie

Le foglie, ricche di tannino venivano usate per la concia delle pelli.

Resina

Chio mastice o resina del lentisco, di colore giallo,

veniva masticata per la sua azione benefica sul cavo orale.

era utilizzata in passato come una sorta di chewing gum,

 per la sua azione antisettica .

Olio

In Sardegna i frutti venivano sottoposti a bollitura e a spremitura per estrarre un 

olio aromatico era utilizzato per l'alimentazione al posto dell'olio di Oliva,

veniva utilizzato per friggere le frittelle a carnevale, (le zeppole).

Giardinaggio

Molto utilizzato nei giardini e nelle piazze,

per siepi geometriche, è molto resistente e si adatta a ogni tipo di terreno.

 

Azione terapeutica

L'olio è balsamico, tonificante, rinfrescante

antiarrossante, cicatrizzante, astringente, idratante e nutriente,

indicato per ferite, foruncoli, herpes, gengive infiammate, e per purificare l'alito,
prevenirne l'invecchiamento della pelle.

Sostanze contenute

Acidi Grassi Essenziali Omega 3 e Omega 6 (acido oleico, linoleico, linolenico.